Osteotomie

Con il termine osteotomia si indica una procedura chirurgica che, mediante una resezione ossea mirata con sottrazione o addizione di un cuneo osseo, porta ad un riallineamento dell’asse del ginocchio.

Diverse condizioni come conformazione morfologica, lassità legamentose o pregressi interventi possono determinare una modificazione dell’asse del ginocchio portando progressivamente ad una deformità ad X (nel ginocchio valgo) o ad arco (nel ginocchio varo). Progressivamente nel tempo tale deformità unita al sovraccarico di un compartimento articolare determinato dal peso del soggetto porta alle alterazioni articolari tipiche dell’artrosi monocompartimentale. Con il passare del tempo la situazione si aggrava dal punto di vista clinico fino a portare alla necessità di eseguire un intervento di sostituzione protesica.

In tal senso l’intervento di osteotomia si propone come vero intervento preventivo se eseguito per correggere una deformità prima che si siano instaurate le alterazioni della cartilagine articolare.

L’osteotomia altro non è che una frattura chirurgica che viene eseguita o nella porzione prossimale della tibia o in quella distale del femore. Tale frattura viene quindi sintetizzata mediante placca e viti fino alla consolidazione ossea. Nelle osteotomie di addizione solitamente viene inserito anche un cuneo di osso sintetico per favorire la guarigione del tessuto scheletrico.

A questa procedura si possono inoltre associare metodiche di medicina rigenerativa mediante il prelievo di tessuto adiposo dall’addome del paziente nella fase preliminare dell’intervento. Il tessuto adiposo contiene elevate concentrazioni di cellule mesenchimali (cellule staminali), dopo il suo prelievo viene micro frammentato e filtrato per concentrare le cellule staminali che vengono inserite al termine della procedura chirurgica nel sito di osteotomia per velocizzare e migliorare i fenomeni osteoriparativi e in articolazione per migliorare e “curare” le alterazioni cartilaginee e indurre una risposta antinfiammatoria a livello articolare.

A seconda del tipo di deformità si potrà procedere a:

  • una osteotomia tibiale prossimale per correggere una deformità in varo mediante una osteotomia valgizzante
  • una osteotomia femorale distale per correggere una deformità in valgo mediante una osteotomia varizzante

La procedura chirurgica prevede una degenza in ospedale di 2-3 gg. Già in prima giornata post-operatoria il paziente potrà iniziare fisiochinesiterapia e mobilizzazione passiva con kinetec. La deambulazione è consentita fin da subito ma con una carico parziale e assistito da due stampelle che dovranno essere mantenute per circa 2 mesi. A circa 45 gg dall’intervento il paziente eseguirà il primo controllo radiografico e normalmente viene data indicazione ad un carico progressivo che sarà completo a circa 60 gg dall’intervento. La fisioterapia precoce è fondamentale per mantenere l’arco articolare ed eseguire un lavoro specifico per il mantenimento del tono muscolare.

Tale procedura quando utilizzata con le corrette indicazioni può garantire ottimi risultati a distanza e come detto inizialmente prevenire o comunque ritardare una evoluzione artrosica dell’articolazione malata.

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GINNASTICA POSTURALE MONZA
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