Litoclasia ecoguidata della spalla
Litoclasia ecoguidata della spalla
TENDINOPATIA CALCIFCIA DELLA SPALLA
Con il termine tendinopatia calcifica si intende un deposito di calcio sottoforma di cristalli di idrossiapatite a livello dei tendini che compongono la cuffia dei rotatori della spalla.
La presenza di queste calcificazioni può essere del tutto asintomatica ma in alcuni casi si profila una situazione di “spalla dolorosa” che oltre a infiammazione e dolore localizzato alla spalla con possibile irradiazione al braccio può anche determinare un deficit dei movimenti dell’articolazione e perdita di forza.
Il tendine che più spesso viene interessato da tale problema è il sovraspinoso.
DIAGNOSI
Dopo una accurata valutazione clinica viene consigliata l’esecuzione di una radiografia della spalla che è l’esame di primo livello in grado di mettere in evidenza le calcificazioni e permette di valutare le strutture scheletriche. Successivamente viene consigliata l’esecuzione di una ecografia muscolo-tendinea che permette di visualizzare accuratamente i componenti della cuffia dei rotatori, la presenza della eventuale calcificazione oltre che una sua valutazione circa il tipo, le dimensioni e la localizzazione precisa (intratendinea o bursale).
LITOCLASIA ECOGUIDATA
È una procedura ambulatoriale minimamente invasiva che si esegue in anestesia locale e sotto controllo ecografico. Questa metodica si propone come valida alternativa alle onde d’urto focalizzate e alla artroscopia.
Dopo la preparazione del campo sterile si esegue l’anestesia locale dei tessuti circostanti la calcificazione, successivamente sotto controllo ecografico vengono posizionati due aghi convergenti all’interno della calcificazione. Attraverso il primo ago si esegue il “lavaggio” con soluzione fisiologica ed il materiale contenuto all’interno della calcificazione potrà fuoriuscire attraverso il secondo ago. Una volta completata la procedura si potrà procedere alla infiltrazione locale con corticosteroidi o in alternativa si potranno utilizzare peptidi di collagene che aiuteranno il tendine nella fase di ripresa funzionale. Il paziente viene quindi medicato a piatto con una semplice cerotto e viene quindi applicato ghiaccio localmente.
Dopo la procedura viene consigliato di osservare 2 giorni di riposo funzionale eventualmente con braccio al collo, antinfiammatori e ghiaccio in caso di dolore. Dal terzo giorno il paziente potrà iniziare un percorso riabilitativo con esercizi autogestiti al domicilio secondo le indicazioni del fisioterapista. Sono sconsigliati esercizi contro resistenza e sforzi fisici intensi per le prime due settimane.